Archive for Aprile, 2013

…detta arcana


Eccoci qui per completare la cronaca della visita a Venezia di mercoledì 24 aprile.
Prima però due parole sul tempo: dopo le due bellissime giornate di mercoledì e giovedì il tempo, come previsto, ha cominciato a guastarsi. Sabato sera c’è stato il primo vero temporale di quest’anno con pioggia, lampi, tuoni e fulmini. Domenica mattina…
dommat
Il cielo sembrava promettere una bella giornata, ma è pura illusione, infatti poche ore dopo
dompom
Ecco di nuovo nuvole e poi pioggia, oggi meglio non parlarne.
Torniamo a mercoledì 24, ci eravamo lasciati sul ponte dell’Accademia, passato il Canal Grande da campo S.Stefano prendo la strada verso S.Marco.
maurizio
In Campo S.Maurizio la chiesa omonima con il campanile pendente. Continuando per Strada Larga XXII marzo, prendendo una traversa arrivo qui
moise
Corte del teatro S.Moise, uno degli storici teatri di Venezia, ormai scomparso, è rimasta solo la porta.
Attraverso rapidamente piazza S.Marco, già affollata di turisti e, per calli e callette arrivo al canale dell’Anzolo, attraversato dal ponte dell’Anzolo
anzolo
Ed ecco l’Anzolo in persona, tanto per non farci inimicizie in basso loco
diavolo
Il ponte del Diavolo. Un tempo sembra che il diavolo si dedicasse alla costruzione di ponti, in Italia ce ne sono a bizzeffe, forse, con trucchi diabolici riusciva a vincere tutte le gare d’appalto.
fava
Campo La Fava con la chiesa di S.Maria Conciliatrice chiamata, non so perché “La Fava”.
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Corte prima del Milion, prendendo per Calle del Milion e passando il sotoportego del Milion si arriva qui
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Corte seconda del Milion. Il “Milion” in questione è nientepopodimeno che Marco Polo, sapete quello che, secondo la canzone di Vecchioni, “partì da Chioggia ed arrivò non più giù di Bari”…la casa della foto era appunto quella della famiglia Polo.
orto
Campo Madonna dell’Orto con la chiesa omonima, ma qualcosa di veramente inconsueto è sul muro della casa dall’altra parte del canale
cameld
camel
Questo bassorilievo con un cammello e, questa fontanella
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Ora asciutta ma, un tempo, dispensatrice d’acqua per chi passava in barca. Si tratta della casa dei mori. Attraversato il canale si arriva, seguendo la breve calle dei Mori, in campo dei Mori.
mori
I “Mori” erano tre fratelli: Rioba, Afani e Sandi, trasferiti a Venezia dall’oriente portando con loro grandi ricchezze, il cognome della famiglia “Mastelli” deriverebbe proprio dalle ricchezze, insomma avrebbero portato con loro oro a secchi. I due sulla facciata sono identificati con Afani e Sandi, ma sicuramente il più famoso è quello all’angolo
rioba
Rioba, anzi Sior Toni Rioba, questa statua, assieme al “Gobbo di Rialto” ha svolto la funzione che a Roma svolgevano Pasquino e Marforio, servivano cioè per attaccarci foglietti con satire e corbellature.
Ma ora un piccolo mistero, girato l’angolo di sior Toni Rioba, accanto all’ingresso della casa del Tintoretto troviamo
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un altro moro!!!
Considerato che i fratelli Mastelli (…) erano tre qui c’è un intruso, chi sarà mai?
Beh lascio il mistero aperto per qualche ricercatore futuro (non indipezzente…) e continuo
misericordia
Dalla fondamenta de l’Abazia uno scorcio della Scuola grande della Misericordia, molto trascurata ma ora in restauro. Ed ecco il Campo de l’Abazia
abazia
E qui finisce quest’escursione, al ritorno del bel tempo partirò per altri itinerari. Ma non trascuriamo i felini.
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Corto Maltese racconta la Genesi, versione felina, ai gatti di Venezia, ed ecco uno dei suoi ascoltatori.
micio
Vi lascio come di consueto con un video musicale

Corte sconta…


La perturbazione che, stando ad indipezzent-meteo, avrebbe dovuto essere dispersa dalle scie chimiche rilasciate dai tankeroni…non si è lasciata disperdere! Pioggia sabato, pioggia domenica mattina, pioggia lunedì e quanto a martedì:
pioggia
ecco un bello scroscio nel pomeriggio, poi le cose sembrano cambiare.
Mercoledì mattina
cielomerc
Sembra quasi bello, ma un seguace di un noto ricercatore indipezzente ci mette in guardia: …giornata “stupenda” con un sole splendente! ….. ma da una sega! ad un attento osservatore risultava impossibile vedere le merde passare sopra le teste a quota sassata. tanto bassi quanto invisibili, con un cielo solo in apparenza sereno. ma in realta’ bianchiccio e velato….da incubo!!
Beh, io che sono un disinformatore prezzemolato decido di partire, nonostante l’avvertimento, per una nuova esplorazione di Venezia sulle orme di Hugo Pratt e Corto Maltese, siccome l’escursione è stata lunga dividerò il tutto in due post.
Attraversato il Canalazo sul ponte degli Scalzi comincio a girare alla ricerca di qualche luogo non troppo frequentato dai turisti
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Campo S.Zandegolà, che poi sarebbe S.Giovanni Decollato, su uno dei lati questa piccola corte
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Riprendo il cammino ed ecco Campo S.Giacomo dell’Orio
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Ora attenzione, uscendo dal campo per la Calle del Tentor troviamo uno dei luoghi più prattiani di Venezia, sulla destra la Calle del Tagliapietra
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Che porta ad una piccola corte: la Corte del Tagliapietra
tagliapietrad
cotagliapietra
Qui alloggiava, durante i suoi soggiorni veneziani, un’amica di Corto Maltese: Bocca Dorata. Secondo alcuni sarebbe questa la vera “Corte Sconta detta Arcana”.
“Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’Amor degli Amici, un secondo vicino al ponte delle Meravegie e il terzo in calle dei Marrani…”
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Ecco la calle…
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L’aspetto è senz’altro misterioso, tra l’altro sembra che nessuno sappia da cosa deriva il nome.
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Campo S.Tomà con la chiesa trasformata in biblioteca, sullo sfondo la mole di S.Maria Gloriosa dei Frari.
Passo per il Campo S.Maria Gloriosa e giro dietro la Scuola di S.Rocco
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Ecco il ponte della Scuola, caro a Pratt
pontescuola
Campo S.Margarita
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Probabilmente il più vasto campo di Venezia
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Sulla Fondamenta dei Carmini questo edificio rinascimentale, piuttosto mal ridotto. Avvicinandosi si può vedere sulla facciata questa iscrizione
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Si tratta del Collegio Armeno Moorat Raphael.
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Girando senza una meta precisa arrivo in questo piccolo campo senza nome, o meglio: il nome c’era ma il tempo ha cancellato l’iscrizione che risulta illeggibile. Ecco il genius loci che si gode il sole
genius
Campo S.Barnaba, un tempo la Serenissima confinava in questo campo i nobili spiantati, rissosi e facinorosi, senza soldi ma pieni di spocchia.
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E a proposito di facinorosi, guardate questa foto
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Il ponte dietro al barcone della frutta e verdura (l’ultimo rimasto, sembra) è il famoso “Ponte dei Pugni”, un tempo era privo di parapetti e qui si scontravano, dandosele di santa ragione, gli abitanti del sestier di Castello e di quello di S.Polo, rivali da secoli, spesso qualcuno finiva nel canale. L’usanza durò per secoli sino a che, dopo una rissa più violenta del solito le autorità la proibirono.
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Il secondo dei tre luoghi magici: il Ponte delle Meravegie, secondo una tradizione il nome deriva dal fatto che il ponte fu costruito in una sola notte da artefici misteriosi (insomma un altro ponte del Diavolo)
Seguendo il canale poco più in là
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squero
Uno squero in cui si riparano e costruiscono gondole, sullo sfondo la chiesa di S.Trovaso.
salute
Attraverso il ponte dell’Accademia passo dall’altra parte del Canale, panoramica con la chiesa della Salute. E qui finisce la prima parte della cronaca. Avete notato nelle foto i cieli bianchi e gelatinosi? No? Allora non siete dei veri ricercatori indipezzenti!!
Ultima foto: il cielo di stamattina, giovedì 25 aprile
cielogiov
Orribile vero???
Stavolta, invece del solito video musicale, questo video dedicato a dei simpatici animaletti che, dice qualcuno, sono tutti stecchiti (ma non se ne accorgono)

Beh, un po’ di musica c’è

Immersi come siamo in questa poltiglia elettroconduttiva…


Emicranine a iosa, immersi come siamo in questa poltiglia elettroconduttiva che i meteo criminali descrivono come “cielo splendido e sereno”.
Also sprach straker…(per chi non sapesse il tedesco significa “così parlò straker”, “emicranine” è nel testo originale).
Allora diamo un’occhiata a questa poltiglia elettroconduttiva
cielomerc
Mercoledì mattina, osservare il cielo bianco e gelatinoso e la desolazione degli alberi…
Decido di sfidare l’aria elettroconduttiva e i morgelloni di ricaduta: nel pomeriggio tiro fuori il velocipede e vado a farmi una bella pedalata nella campagna, fa anche bene alla circolazione e mantiene snelli.
zenobio
La villa settecentesca di Ca’Zenobio, sarebbe bello poter rimanere sino a mezzanotte per vedere se compare il fantasma che, secondo alcuni, abita tra queste mura (la villa fu teatro, diversi anni fa, di un fatto di sangue, da allora il fantasma della vittima infesterebbe i luoghi), ma il tempo mi obbliga a continuare.
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Un’altra villa settecentesca, senza nome. E per illustrare ulteriormente la desolazione causata dal bario e dall’alluminio
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Questo frutteto, apparentemente fiorito, ma quelli non sono fiori, sono morgelloni microchippati, guardate in primo piano
fiori
cielogiov
Giovedì mattina, il cielo sembrerebbe sereno ma orrore
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Una terribile scia chimica a 1561 metri, 23 cm e 8 mm!! (controllati col telemetro!)
Sono un audace e nel pomeriggio esco per un’altra pedalata
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Una cascina che conserva abbastanza intatto l’aspetto originale
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Un’altra villa senza nome
piavesella
La Piavesella e questo laghetto che in realtà è una risorgiva
risorgiva
Venerdì mattinacieloven
Il cielo è decisamente velato, cosa che ci si può aspettare in vista del cambiamento previsto per la nottata.
Il noto ricercatore indipezzente non è però d’accordo:
“Sebbene i servizi meteo militarizzati segnalino per il 20 aprile precipitazioni piovose, gli elementi da noi raccolti ci inducono a pensare che, almeno sino alla fine del mese, non si verificheranno fenomeni di rilievo”
Non fidandomi troppo chiedo il parere di questa signora o signore che, credo, ne capisce molto di più…
rana
Mi assicura che pioverà…e infatti sabato è iniziato all’insegna della pioggia, con anche qualche tuono e lampo.
Beh, tiriamoci su il morale con un fiore
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e con la consueta lotta al minimo di miaunder
micio
Saluti elettroconduttivi e dato che ho parlato di pedalate…

Canta Silvana Pampanini...

NIPPONBASHI…Banzai!!!


Beh, succedono cose strane…uno si sveglia venerdì mattina con la pioggia, dopo mangiato, visto che il cielo è ancora grigio, se ne va a letto e si mette a leggere un libro, si alza dopo un paio d’ore e…
cieloven
…di colpo è iniziata la primavera!!!
Ma io sono un ricercatore indipendente (mi raccomando ho detto indipendente non indipezzente) e con un breve giro ho capito perché i gesuiti che sono massoni, o forse i massoni che sono gesuiti, con l’aiuto dello SMOM hanno usato HAARP le cui onde, ELF ma ad altissima frequenza, vengono riflesse dalle scie chimiche per far cambiare in bello il tempo.
Proprio oggi cominciano ben due iniziative: il Nipponbashi di primavera, tre giorni dedicati al Giappone
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Ecco questa signora, che risponde al nome di Yamaji Miho, si sta preparando per il concerto di Koto che aprirà la manifestazione venerdì sera.
Dato che il Nipponbashi è sponsorizzato, tra gli altri, da varie industrie giapponesi niente di strano che i massoni giapponesi, tramite i gesuiti soci della Sony…ecc. ecc. Penso di aver fatto una più che sufficiente esposizione di deliri complottisti.
Sui bastioni delle mura invece è iniziata la fiera L’Europa a Treviso centinaia di stand, allineati lungo quasi un chilometro, che offrono un po’ di tutto.
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Prodotti di artigianato, pietre dure e minerali…
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…ma la parte del leone la fanno gli stand gastronomici
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Anche se la fiera sarebbe dedicata all’Europa noi siamo ecumenici, così c’è uno stand con cucina brasiliana, uno con cucina israeliana e lo stand argentino “El gauchito”, uno stand da cui eventuali vegani faranno bene a tenersi alla larga
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La grigliata mista e l’asado
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Scusate, mi è venuta fame, vado a fare uno spuntino.
Sabato, haarp sta evidentemente lavorando, ecco il cielo percorso da masse di morgelloni nanochippati…
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Il nipponbashi prosegue: in camera di commercio mostra mercato di giapponeserie
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Arredamento
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bonsai
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manga vari, e a proposito di manga, è aperto il “maid Cafè” con le cameriere in costume come quello che dovrebbero indossare secondo i fumetti del sol levante
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Sabato e domenica pomeriggio gara di cosplay, vediamo girare personaggi vestiti come gli eroi dei fumetti e dei cartoni nipponici
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La ragazza col cappello di paglia dev’essere una cugina di Sampei, non ho capito invece chi rappresenti quella nerovestita e con lunga spada al seguito.
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Questa è una gheisha appena arrivata (o in partenza)
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Intanto sul palco stamburano a tutto spiano, a quanto pare si tratta di taiko, il tutto diretto da tal Suzuki Kumiko.
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Questa è Poison Ivy, uscita da un fumetto di Batman e finita per errore tra i giapponesi…
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Concludo la rassegna con questo personaggio che non ho ben capito che rappresenta.
La più bella vista domenica? Eccola
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Era fuori gara.
Sempre domenica, il cielo
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E per restare in tema giapponese
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Il giardino giapponese allestito in Piazza Borsa.
Col ritorno del bel tempo i paperi sono tornati a nuotare
paperi
E i felini si sono rimessi a dormire al sole
micio
E proprio alle feroci belve domestiche dedico il video musicale

Corte sconta detta arcana


Ci sono certi giorni in cui mi prende l’inquietudine e non riesco a starmene tranquillo a casa, nemmeno se il tempo è brutto o incerto; uno di questi giorni è stato lunedì 8 aprile. Non riuscendo a stare fermo ho pensato bene di andarmi a fare un bel giro per Venezia, influenzato anche dall’aver letto da poco questo libro
sconto
Una serie di itinerari veneziani, fuori dalle rotte più battute dai turisti, sulle orme di Hugo Pratt e del suo personaggio più famoso Corto Maltese.
Parto dalla stazione ferroviaria e, dopo aver seguito per un centinaio di metri uno degli itinerari per S.Marco e Rialto, prendo a sinistra per Fondamenta di S.Giobbe
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Ecco questo ponte, l’unico ponte di Venezia con tre arcate. Attraverso il ponte e torno indietro lungo le fondamenta di Canareggio fino a questo sottoportego
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che immette in Ghetto Vecchio, ecco la “Schola spagnola” la sinagoga costruita dagli ebrei sefarditi, opera del Longhena
sinspag
Passo il ponte di ghetto
ponteghetto
ed eccomi in Campo di Ghetto Novo, osservare gli edifici, autentici grattacieli per l’epoca in cui furono costruiti
ghettonovo
Attraverso il Sottoportego di Ghetto Novo esco tornando ancora, per un breve tratto, sull’itinerario turistico, per i complottisti maniaci che cercano tracce di massoni in ogni dove
massoni
La facciata di questa chiesa con triangolo e occhio onniveggente…
Ora vi rivelerò un segreto: non è vero che sono venuto qui solo per fare un giro, il vero scopo era arrivare qui
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Attraversato il ponte dei gesuiti eccomi in Campo dei Gesuiti
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La chiesa dei gesuiti con quello che, un tempo, era il collegio dei gesuiti.
Premo questo campanello ossidato…
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…ed entro per ricevere le disposizioni per la futura attività di disinformatore prezzolato nonché per chiedere un aumento di stipendio.
Lasciati i reverendi padri continuo verso le Fondamenta Nove e poi seguendo le Fondamenta dei Mendicanti
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arrivo in campo S.Pietro e Paolo, ecco la statua del Colleoni con un gruppo di studenti in gita scolastica che, a dire il vero sembrano interessati a tutto tranne che alla statua…
colleoni
…alla mia sinistra c’è la facciata della chiesa, tutta avvolta da impalcature, sembra che in questa stagione metà Venezia sia in restauro. Qui vicino, in una delle calli laterali della piazza, ci dovrebbe essere il luogo più “prattiano” di Venezia: la “Corte sconta detta arcana” che dà anche il titolo ad un’avventura di Corto Maltese. Le indicazioni però sono vaghe e, nonostante abbia fatto una breve ricerca (sono anch’io un ricercatore!) non sono riuscito a trovarla, d’altro canto se fosse facile da trovare che razza di Corte sconta sarebbe?
Continuo la mia camminata dirigendomi verso l’arsenale per calli e corti poco conosciute ai turisti
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Ramo Misericordia, con questo ponte senza parapetto, l’ideale per fare un tuffo nel canale se si è un po’ sbronzi.
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cattivipensieri
Il “Sottoportego dei cattivi pensieri” in un disegno di Pratt e in una foto. Più avanti questa stradina
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“Calesela de l’ochio grosso” larga, nel punto di massima larghezza, circa 60 cm, per passarci bisogna camminare di traverso…
Ecco l’arsenale
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Il leone del Pireo…
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…e una panoramica dell’ingresso dell’arsenale. Proseguo rapidamente, c’è ancora molta strada da fare dato che ho deciso di passare per l’Accademia e le fondamenta delle zattere. Per la strada ecco:
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La chiesa di San Giovanni in Bragora, qui, lo ricorda una lapide, fu battezzato Vivaldi. Il cielo si fa sempre più scuro, ma i gesuiti mi hanno assicurato, grazie ai loro contatti con lo SMOM (ci passerò in una prossima uscita) che non pioverà ancora per alcune ore, vado quindi tranquillo anche se di buon passo.
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San Nicolò dei Mendicoli, nel disegno di Pratt e la foto
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Nel disegno il campanile è più slanciato…
L’escursione si avvia alla fine, ecco una cosa per niente prattiana
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Il discusso ponte di Calatrava, quarto ponte sul Canal grande.
Rimediamo ad una mancanza: di solito girando per Venezia si incontrano gatti a volontà, stavolta, a quanto pare, se ne sono stati tutti al calduccio lontano dall’umidità, ma per la consueta lotta contro il minimo di miaunder
mici
Concludo con una canzone in tema

Divagazioni di una primavera in ritardo


Le anomalie (naturalmente provocate dai gesuiti che sono massoni…o dai massoni che sono gesuiti, non ricordo bene) di questa primavera continuano. Martedì cielo grigio e una breve pioggerellina al mattino. Mercoledì idem, con pioggia la sera
Giovedì cielo con nubi haarpizzate in abbondanza, ma, almeno fino a sera non piove.
cielogiov
Venerdì pioggia dall’alba al tramonto, anche se non molto insistente.
Sabato mattina
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Coperto con nubi cariche di morgelloni e nanomunghi. Il pomeriggio però le cose migliorano
cielosabpom
Sembra quasi un cielo finto (o, vuoi vedere che per qualche ricercatore indipezzente terrazzinato quelle sono nuvole fatte con la schiuma da barba?). In ogni caso devo fare un salto a Padova, quindi ringrazio dell’intervallo.
burcio
Questo vecchio burcio, piuttosto malridotto ma ancora a galla mi fa pensare alla situazione di un paese a sud delle Alpi, la bandiera disegnata a prua rende la riflessione ancora più aderente.
valle
Prato della Valle il prato senz’erba occupato da un mercatino, anzi da un mercatone (quanti ricordi legati a questo luogo ai tempi in cui frequentavo l’università…) sullo sfondo la monumentale chiesa di Santa Giustina.
antenore
La tomba di Antenore, secondo la leggenda questo sig. Antenore sarebbe stato uno dei figli di Priamo re di Troia, fuggito alla distruzione della città sarebbe arrivato da queste parti e, non avendo di meglio da fare, avrebbe fondato la città di Padova. Di qui la canzoncina goliardica che iniziava
“Racconta la leggenda che Antenore troiano
fondata ch’ebbe Padova ci mise su un baccano…”

Tralascio il resto, altrimenti qualcuno potrebbe pensar male.
Domenica mattina
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Il cielo sembrerebbe promettere bene, peccato che poi non mantenga, ecco infatti il pomeriggio
torre
Cielo nuvoloso, la bandiera a mezz’asta sulla torre civica ricorda che oggi, 7 aprile, ricorre il sessantanovesimo anniversario del bombardamento di Treviso, bombardamento che provocò alcune centinaia di vittime e lasciò diverse bombe inesplose che vengono ogni tanto alla luce durante lavori edili.
Comunque, nonostante tutto la vita procede con la manifestazione “Borgo Cavour in fiore”
cavourfiori
Mercato di piante da fiore, articoli per giardinaggio e simili, non manca nemmeno questa bancarella
vino
D’accordo, non si tratta di fiori, ma è sempre, se genuino, un prodotto di origine vegetale. Non manca la mostra di mezzi d’epoca come questo velocipede
velocipede
Cerchioni di legno e ruote di gomma piene, cadere da quell’altezza non doveva essere piacevole…
Ci sono poi le auto
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Questa è una Lancia Aurelia carrozzata Pininfarina (bei tempi quando la Lancia era la Lancia e l’Alfa Romeo era l’Alfa, ora sono sottomarche della FIAT…)
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Mettiamoci anche questa Balilla decapottabile, sogno degli italiani anni ’30.
Per concludere un po’ di fiori selvatici
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C’è da ammirare la tenacia con cui queste piantine riescono a crescere in una cucchiaiata di terra tra due mattoni.
Contro il minimo di miaunder un micio ciclista
micio
Dato che sembra ancora non abbia deciso di smettere con la pioggia eccovi un brano musicale, completo di cartone animato

Settimana di passione


Post brevissimo e con poche foto (causa un piccolo incidente mi sono trovato con la memoria della fotocamera vuota).
Settimana di nuvole e pioggia, il picco è stato toccato proprio tra il giorno della vigilia e la mattina del giorno di Pasqua, circa 90 mm di pioggia in meno di 24 ore.
Il giorno di pasquetta, lunedì 1° aprile, la mattina sembra promettere bel tempo
cielolun
ma come ho detto è il primo aprile, evidentemente il cielo azzurro del mattino era uno scherzo, ecco il pomeriggio:
cielolun2
Le previsioni non sono bune: pioggia domani e mercoledì, poi, speriamo, un po’ di belle giornate.
Per intanto consoliamoci con qualche fiore
fiori
E con questo micio che dimostra l’intelligenza dei felini giocando a scacchi…
micioscacchi
Vi saluto con un video scaramantico:

Dato che quello finito ieri è stato il marzo èiù piovoso da molti anni speriamo che almeno aprile…