5 Febbraio 2020
Cronaca di gennaio
Amici lettori, eccoci qui per vedere come è andato il primo mese del 2020, dobbiamo dire che è un inverno piuttosto atipico, ma andiamo con ordine.
Il primo giorno del nuovo anno, cielo sereno e temperatura attorno allo zero.
Un gatto senza padrone ha deciso di ripararsi in un tubo di scarico, per fortuna al momento non piove.
Nel pomeriggio folla in piazza attorno ad una giostra.
Il secondo giorno dell’anno, le montagne più alte con la neve, sta sorgendo il sole.
Il tramonto, il sole sta calando, anzi, secondo i terrapiattisti, si sta allontanando…strano che sia sempre della stessa grandezza.
Un bel micione, più fortunato del precedente, lui ha un padrone (o forse un servo) che lo nutre e lo alloggia.
Una visione della luna piena poco prima del sorgere del sole.
La notte si va sotto zero, ecco il parabrezza di un’auto di prima mattina.
Aggiornamento dei versi del sommo poeta, lui aveva scritto: “Dove Sile a Cagnan s’accompagna“….Forse l’aggiornamento tiene più conto della mentalità locale.
Un po’ di pioggia in pianura e neve sulla montagna.
Gruppo di vigili del fuoco sul Sile, non si capisce se stiano cercando qualcosa o stiano facendo un’esercitazione.
Panoramica del Cagnan all’ingresso sotto le mura, il cielo è ancora azzurro e terso, le cose purtroppo stanno per cambiare.
Temperature più alte del normale, bassa pressione, inversione termica e mancanza di vento, comincia una serie di giorni di smog con polveri sottili oltre la norma.
Per completare il tutto ecco una nebbia fitta, si diraderà solo in tarda mattinata per ritornare la sera. Sarà la famosa nebbia chimica neurotossica di ricaduta?
Intanto c’è chi comincia a pensare al carnevale.
Ecco un altra opera d’arte che celebra i giorni della pazza gioia.
Con gennaio abbiamo finito, canzone invernale
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