7 Aprile 2014
Festa di primavera
Eccomi qui per presentarvi gli eventi della prima settimana di aprile, in particolare la festa della primavera di domenica 6 aprile.
Cominciamo il primo aprile con questo micio dagli occhi bicolori.
Nel pomeriggio la consueta pedalata, nella foto la cedraia di villa Manfrin si staglia contro un cielo bianco e lattiginoso…
Mercoledì mattina si apre con la nebbia, sarebbe un’ottima occasione per coloro che parlano di nebbie di ricaduta piene di metalli pesanti e polimeri polimerizzati per raccoglierne un campione da far analizzare, chissà perché a nessuno di loro sembra essere venuta questa idea che si può realizzare senza difficoltà e senza spesa.
Mercoledì pomeriggio la nebbia si è dissolta lasciando un cielo che oserei definire azzurro e percorso da qualche nuvola.
Giovedì, non faccio commenti, la foto parla da sola.
Venerdì pomeriggio, il cielo minaccia pioggia che puntualmente arriverà nella notte.
Sabato mattina piove e, a intervalli irregolari, pioverà fino al pomeriggio.
Mamma papera protegge i suoi paperini sotto le ali.
Intanto in città si stanno facendo i preparativi per domenica, giorno della festa di primavera, speriamo che il tempo sia buono.
A quanto pare SMOM, NWO, Gesuiti, illuminati ecc. si sono dati da fare, la mattina annuncia una bella giornata. Vediamo una parte delle numerosissime cose che ci sarebbero da vedere, cominciamo con la mostra delle auto e moto d’epoca:
Una monumentale FIAT dei primi anni del dopoguerra
Sempre della FIAT la 600 multipla
Una Morgan, classica vettura sportiva inglese
La balilla, sogno degli italiani degli anni ’30
Una MG altra vettura sportiva inglese
Sempre per restare in Inghilterra una Sabre, marca di cui non avevo mai sentito parlare, qui il modello Royale, diamo un’occhiata all’abitacolo
sedili in vera pelle e cruscotto in radica…roba di lusso!
e sempre in tema di lusso questa Mercedes SL 130 fa la sua bella figura.
Alcune moto d’epoca
Due modelli prodotti dalla Menon, fabbrica ormai scomparsa che aveva sede a Roncade, pochi chilometri da Treviso.
Sempre restando in tema d’auto, spostandosi da un’altra parte della città
Questa auto da corsa, marca Amilcar, francese, del 1924.
In Borgo Cavour il mercato dei fiori, e non solo
ci sono anche gli animali
e questi che fiori propriamente non sono (va bene, sono vegetali anche loro).
I bonsai, bellissimi per chi ha pazienza e non ha gatti che girano per casa.
Per l’occasione è aperto uno dei chiostri del convento di S.Maria Nova, fino a qualche anno fa ospitava l’intendenza di finanza, ora è in attesa di un qualche impiego.
Una foto che permette di apprezzare il colore del cielo, la chiesa del convento, ho scoperto, era intitolata a San Chiliano, mi chiedo chi sia andato a pescare questo poco noto santo irlandese.
Le bancarelle invadono un po’ tutta la città, qui Piazza Duomo
Mentre l’isola della pescheria è trasformata in un bar-ristorante all’aperto. Il bilancio dell’iniziativa è senza dubbio positivo, si valutano in circa 100000 i visitatori.
Lunedì mattina, alle 08.30 la giornata si preannuncia bellissima.
Questo coniglietto sta facendo ginnastica.
Panoramica di Piazza Pola, osservare il cielo.
Con l’arrivo della bella stagione si debbono essere schiuse un bel po’ di uova, fatto sta che vedo in giro centinaia di paperotti.
Due foto del cielo di lunedì pomeriggio: niente cieli bianchi lattiginosi ed abbaglianti ma un onesto azzurro con qualche nuvoletta di passaggio.
Un incontro dell’uscita pomeridiana ed ora vi saluto.
Ho appreso che alcuni ricercatori indipendenti e giornalisti d’inchiesta si trovano in difficoltà economiche ed implorano sussidi dai loro lettori, ebbene, voglio venire loro incontro, no, non aprendo il portafogli, ma dedicando loro questa canzone: