17 Ottobre 2014
Oggi si vola
Cronaca di un’escursione a Nervesa della Battaglia, mercoledì 15 ottobre.
Mattino: il cielo è grigio, confidiamo nelle previsioni meteo che danno bassa probabilità di pioggia, poi il NWO ci ha assicurato che farà spargere miriadi di tonnellate di cloruro di rodio per fermare eventuali precipitazioni.
Sono circa le 9, eccoci in riva al Piave, cielo imbronciato. Mettiamoci in marcia:
Ruderi dell’abazia di S.Eustacchio. Fondata nel 1062 in una posizione strategica, su di una preesistente fortificazione romana, l’abazia è stata danneggiata e risistemata più volte, il colpo di grazia però lo ha dato la prima guerra mondiale dato che in questa zona passava, dopo Caporetto, la linea del fronte. Da allora nessuno l’ha più ricostruita, anzi le rovine sono state per diversi anni utilizzate dalla popolazione come “cava” per ricavarne pietre e mattoni, solo recentemente si è avviata un’azione di recupero dei ruderi.
Un’altra foto delle rovine, si osservi il cielo con nuvole sicuramente innaturali…è lo smom che sta usando haarp per bloccare la pioggia.
Il mausoleo dei caduti durante la battaglia del solstizio (giugno 1918).
Un pezzo da 75 mm a lato dell’ingresso.
Dall’alto del mausoleo si può vedere, un po’ offuscato, il castello di San Raffaele a Susegana, piazzaforte, un tempo, dei conti di Collalto.
Ed eccoci al campo di aviazione “Francesco Baracca”, riservato agli ultraleggeri, qui ha sede la fondazione Jonathan che restaura e ricostruisce aerei d’epoca.
Un ultraleggero pronto al decollo, oltre gli alberi sullo sfondo scorre il Piave.
Un De Haviland Tiger Moth, aereo originale del 1934, solo il motore è stato cambiato.
Un Foker DR1, l’aereo del leggendario Barone Rosso, completamente ricostruito.
Il Tiger Moth da un’altra angolazione
Un secondo Tiger Moth
Il Foker da un’altra angolazione. E’ giunto il momento dell’esibizione in volo:
Tre foto durante il volo:
Nell’hangar, originale inglese della prima guerra mondiale restaurato, ci sono altre sorprese:
Un monoplano Bleriot, copia perfetta di quello che nel 1909 effettuò la prima trasvolata della Manica, questo aereo ha ripetuto l’impresa per ricordare il centenario.
In costruzione una copia del Caproni 33, la fortezza volante della prima guerra mondiale.
Visto da un’altra angolazione, quando sarà pronto cercherò di venire a vederlo volare.
E per concludere un brano a tono, anche se credo di averlo già proposto diverso tempo fa.