6 Ottobre 2013
Cadore, nuvole e Tiziano
Venerdì 4 ottobre, escursione in Cadore
Alle 9 del mattino la giornata non promette nulla di buono: nubi basse, attorno a 1500-2000 metri, stranamente non si vede nessun aereo chimico che ci passi sotto.
Pieve di Cadore, a sinistra la chiesa, a destra la torre civica e il palazzo della Magnifica Comunità Cadorina
La casa natale della gloria cittadina: Tiziano Vecelio
Saliamo verso la cima di Monte Bello (non molto alta, circa 1000 metri). Il panorama è sempre nuvoloso.
Lungo il sentiero un esempio di arte con componenti naturali.
Un’altra visione di nubi basse
Eccoci in cima a Monte Bello con l’omonimo forte in corso di restauro
Il forte, costruito alla fine del XIX secolo, è rimasto per molti anni in completo abbandono, ora è in corso un’opera di recupero per farne una sede di attività culturali (nei mesi estivi).
A fianco del forte un’antenna haarp…
Uno scorcio del cortile interno.
Le nubi si stanno un po’ diradando.
Scendiamo a Pieve, ecco la piazza centrale, intitolata indovinate a chi? A Tiziano naturalmente
Da Pieve facciamo un altro pezzetto in salita lungo un sentiero abbastanza agevole.
Ed eccoci dove possiamo godere della visione di questo lago (artificiale) noto come lago centro Cadore.
Notate come il cielo si sia notevolmente schiarito
Sulla via della discesa questo personaggio che è meglio non toccare:
Una breve sosta a Longarone
Nello spazio tra le due montagne si può vedere la diga del Vajont, ricordiamo che il 9 ottobre ricorre il 50° anniversario della sciagura che costò la vita a oltre 2000 persone e distrusse quasi completamente l’abitato di Longarone.
Per tirarci un po’ su il morale questo micio.
E per concludere un brano autunnale